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Torri di Maremma nel Parco dell'Uccellina
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- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
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Escursione: Attraversiamo il parco dell'Uccellina, in Maremma, fino a raggiungere il mare
Luogo: Parco della Maremma, Toscana
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione sempre in mezzo alla vegetazione mai impegnativa.
Durata: Tutto il giorno, bagno e sosta in spiaggia compresi!
Panorama: 4/5 - Dalla torre di Castel Marino si vede tutto il parco e lo splendido mare riserva naturale
Avvistamenti : No, ma presenti fototrappole sull sentiero, quindi possibilità di incontrare animali dovrebbero esserci.
Passeggino: No, ma c'è una alternativa da fare in bici (lunga, quindi sconsigliata a piedi)
10.3 km, 06:43:24
Questa estate ho fatto una bellissima escursione in Toscana, nel Parco della Maremma. Escursione rimandata da troppo tempo, decidiamo quindi di partire, sfidando il caldo torrido di luglio, sapendo che la ricompensa sarebbe stata un bagno in una riserva naturale integrale. (munitevi del biglietto prima di entrare nel parco o si rischiano multe salate)
Fatti i biglietti per entrare nel parco (può sembrare strano dover fare dei biglietti per entrare in mezzo a un bosco, ma i controlli ci sono e le multe sono salate), raggiungiamo l'inizio del sentiero con l'auto, e una volta parcheggiata cominciamo l'escursione, che per i primi chilometri è in piano e sotto la pineta.
Attraversato il canale scaglietto, si comincia a salire su roccia e terra, sempre molto semplice il percorso, ma si fanno 120 metri di dislivello che ci portano in cima alla collina, e ci si rende già conto del paesaggio che ci circonda, una sconfinata distesa di pini marittimi e la macchia mediterranea.
Le tappe prima di arrivare al mare sono due torri, la torre di Castel Marino, dove il panorama è stupendo, e poi la torre a ridosso del mare, la torre di Collelungo, dalla quale poi discendiamo al mare.
Siamo a qualche chilometro da Cala di Forno, in una riserva naturale integrale, con un mare limpido e splendente, che invita a farsi un bagno. Intorno a noi pochissime persone, la maggior parte arrivate in bicicletta con un altro percorso, ma siamo lontani l'uno dall'altro, c'è pace e tanto spazio.
Dopo innumerevoli tuffi bisogna riprendere il sentiero del ritorno, che costeggia il canale attraversato all'inizio passando nella macchia fino ad arrivare al punto dove l'avevamo attraversato all'inizio.
Da li di nuovo sotto i pini marittimi si percorre l'ultimo chilometro che ci riporta alla macchina.
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Altopiano di Montasio
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L'altopiano di Montasio è raggiungibile comodamente in auto da Sella Nevea. Venendo dal lago del Predil subito prima di entrare a Sella Nevea si prende la strada asfaltata sulla destra che porta fino su al parcheggio. La strada ha visto passare il giro d'Italia nel 2013, e le sue curve e tornanti hanno una pendenza davvero notevole, in alcuni punti del 20%.
Volendo si può raggiungere l'altopiano anche a piedi, da Sella Nevea, facendo subito 200-300 metri di dislivello e poi farsi 5 km in pianura tra prati e boschi, fino a raggiungere lo stesso parcheggio.
Da qui partono diverse escursioni, la più semplice e breve quella che porta al rifugio di Brazzà, che dista circa 1km dal parcheggio e dal quale, proseguendo, si possono raggiungere le vette circostanti con sentieri decisamente più impegnativi.
Se invece siete pigri e non avete voglia di camminare, raggiungete la malga Montasio, attraversando pascoli e fischi di marmotte.
Il posto è davvero bello, peccato non avergli potuto dedicare più tempo, ma quel giorno in mattinata abbiamo fatto l'escursione alla malga Grantagar e l'unico modo per venire qui era usare l'auto.
Sicuramente merita un passaggio, anche solo per godere dello splendido panorama sul Canin che questo posto ci regala.
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Monte Santo di Lussari
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- Scritto da Manuel
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Il monte Lussari, con il suo santuario, è il simbolo di Tarvisio e del Tarvisiano.
E' una montagna che offre tutto, estate ed inverno, dalle escursioni alle sue piste da sci. In cima al monte Lussari c'è un piccolo borgo molto vivo d'estate, comodamente raggiungibile grazie ad una lunghissima ovovia.
Ristoranti, pub, birrerie, negozi e bancarelle di souvenir, anche qualche albergo per pernottare. C'è insomma tutto quello che serve ad un escursionista o ad uno sciatore.
Noi abbiamo scelto di visitarlo in un venerdi d'Agosto, quando è possibile scendere dal monte ben dopo il tramonto, visto che l'ovovia chiude alle 23!!(ultima corsa 22.45, salendo dopo le 17 si paga il 50%)
Scesi dall'ovovia facciamo subito un giretto sulla croce a destra per vedere il paesaggio, poi ci addentriamo nel borgo e saliamo verso la vetta del Lussari(1790m) dove aspetteremo il tramonto. Non siamo soli, tanta gente viene a vedere lo spettacolo che si gode da questa cima, il sole comincia ad abbassarsi, diventa rosso fuoco, sparisce dietro le montagne illuminando con una luce dorata la Cima dei Cacciatori e il Mangart alle nostre spalle.
Calato il sole scendiamo di nuovo nel piccolo borgo e ci sediamo a prendere una buona birra con qualche stuzzichino, giusto il tempo di aspettare che cali la notte per vedere uun cielo stellato meraviglioso e la via lattea attraversare la vetta del Cacciatori.
Riprendiamo l'ovovia verso le 22.30, e anche questa se vogliamo è un'esperienza molto particolare per i bambini; si è avvolti nel buio quasi totale e nel silenzio rotto solo dal sommesso rumore dell'impianto di risalita.
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Lago di Bled
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- Scritto da Manuel
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In slovenia c'è un piccolo lago che avrete visto sicuramente in qualche cartolina su internet, generalmente ricoperto di neve, con il suo isolotto centrale a fare da soggetto principale in bella vista. Questo è Bled. L'impatto con la cittadina, che praticamente non esiste se non qualche casa e tanti negozietti nelle immediate adiacenze del lago, è ottimo. Tutto molto curato, pulito, ordinato.
Noi abbiamo optato per fare il giro completo, che è circa 6km stando a quanto si legge sul sito ufficiale, su comoda strada asfaltata ed in alcuni punti su passerelle di legno larghe e ben tenute.Durante il giro ci sono alcune cose che è possibile fare, come salire al castello ad esempio, ammesso che abbiate voglia di dargli un sacco di soldi per vedere souvenir o fare una foto dall'alto. C'è una pedana poco prima del castello che permette, seppur non in maniera ottimale, di vedere il lago dall'alto senza farsi spennare.
Continuando si incontrano diverse spiagge, le prime subito a pagamento, addirittura con scivoli d'acqua, piu avanti libere, dove tuffarsi nelle acque cristalline del lago. Ci sono anche moli in legno da cui tuffarsi o prendere il sole.
Quando il giro sta per finire, e se lo avrete percorso in senso antiorario, poco prima prima della collina Straza, c'è un grande albero che è stato adibito a trampolino, con tanto di corda e ramo a 10 metri da cui tuffarsi, in maniera precaria, nella profonde acque blu.
Per concludere il giro prima di tornare al punto di partenza dove prendere qualche pensierino, potete passare un'oretta sulla collina Strava, dove c'è il costosissimo Bob su rotaia, i gommoni con cui intraprendere discese ardite con salto finale, e in cima un bellissimo parco avventura.
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Malga Grantagar
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- Scritto da Manuel
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{jcomments on}Escursione: Saliamo fino alla Malga Grantagar
Luogo: Sopra il lago di Predil
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione che sale costantemente, senza mollare mai, fino alla malga. MOLTO NOIOSA, soprattutto per i bambini.
Durata: 1:45h
Panorama: 4/5 - La fatica di fare un sentiero privo di alcun interesse viene ripagata dalla vista che si ha dalla malga.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, ma il sentiero è costantemente in salita, non molla mai e non ci sono punti comodi dove riposarsi senza dover tenere fermo il passeggino.
3.9 km, 02:04:26
Sulla strada per Sella Neva venendo da Tarvisio (Sp 76), dopo aver superato il lago di Predil, troverete sulla vostra destra un monumento ai caduti della polveriera di Prat da l'Ors. E' qui che si parcheggia l'auto e dove comincia il nostro sentiero.
Vorrei subito dire che l'escursione è assolutamente noiosa, priva di alcun interesse per i bambini e costantemente in salita. Questo mix di ingredienti l'ha resa molto ostica per loro. Si sale per innumerevoli tornanti su di una strada bianca che è possibile percorrere anche in auto (sconsigliato, è strettissima soprattutto in cima), ma almeno potrete percorrere il primo km e parcheggiare dopo le vecchie costruzioni in cemento, dove c'è un ampio spazio erboso.
Da li fino alla malga è assolutamente tutto ugualmente noioso, tranne una piccola deviazione nel bosco che ci permette di saltare un solo tornate e risparmiare un pò di strada.
Una volta usciti dal bosco però il paesaggio che ci troviamo di fronte è spettacolare. Lo Jof Fuart e il campanile di Villaco, il rifugio Corsi, e il Mangart alle nostre spalle. Tutto questo ci ripaga dallo sforzo e dalla fatica fatta per arrivare quassù.
Gli ultimi 200 metri per arrivare alla malga sono fatti con questo panorama magico che poi potrete assaporare in tutto relax seduti sui prati attorno la malga o da un tavolo di legno mentre mangiate un buon piatto di polenta o un dolcetto.
Da li partono altri sentieri, molto più impegnativi, e visto lo sforzo fatto per arrivare qua mi sento di chiedere ai miei figli di accompagnarmi e li lascio giocare sui prati della malga.
Torniamo per lo stesso noioso percorso dell'andata.
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