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escursioni

  • Anello Malga Priu e Rifugio Gortani

    {jcomments on}Escursione: Si sale alla malga Priu per scendere ad anello verso il rifugio Gortani
    Luogo: Val Rauna, sopra Ugovizza
    Condizioni Meteo : Soleggiato - Variabile
    Difficoltà: Escursione senza alcuna difficoltà, che è possibile fare su una comoda carrareccia 
    Durata: 4.00h 
    Panorama: 3/5 – Bello il paesaggio che si vede dalla malga Priu, se non il migliore della zona
    Avvistamenti : No
    Passeggino: Si, meglio se da trekking con ruote adatte a sassi grandi ma dovete fare solo la strada bianca!

    La malga Priu vista dalle case in legno sugli alberi

    5.1 km, 04:19:10

     

    Tra le malghe del Puanina Tour ce ne sono 2 vicine tra di loro che possono essere visitate con un giro ad anello nella stessa giornata.
    Sono la malga Priu e il Rifiugo Gortani.
    Salendo da Ugovizza si arriva ad un incrocio con un ponte sulla sinistra, da attraversare con l'auto, per proseguire altri 300 metri fino al parcheggio dove ci sono le indicazioni per la malga Priu, 45 minuti, e il rifugio Gortani, 10m.

    Prendiamo il sentiero per la malga Priu, asfaltato per i primi 200m, per trasformarsi subito in strada bianca, percorribile con passeggino da trekking.
    La strada sale nel bosco, sempre comoda, con pendenza moderata ma costante.
    Dopo una sgambata di 50 minuti e 300 metri scarsi di dislivello il bosco si dirada e si arriva su un pianoro dove si intravede subito la malga Priu e si riesce a godere di un bel panorama.
    Tipico di questo posto sono le prime case in legno costruite sugli alberi, dove è possibile pernottare su richiesta.

    Ci rifocilliamo alla malga!

    Il Rifugio Gortani

    Dopo esserci rifocillati e aver bevuto una birra fresca ripartiamo e lungo la discesa, al secondo bivio sulla sinistra, proseguiamo per un'altra strada bianca, molto più comoda della prima per i passeggini, e la seguiamo fino a scendere giù fino alla strada asfaltata, dove tenendo la destra si arriva fino al bivio per il Gortani, dove decidiamo di fermarci a prendere un caffè assieme a Bianca, la mascotte del rifugio, una cagnolona Labrador simpatica e affettuosa.

    Dal Gortani, raggiungibile anche in auto, si torna al parcheggio in 10 minuti passando per la comoda strada asfaltata.

  • I tre confini

    {jcomments on}Escursione: Escursione al ceppo dei tre confini tra Italia, Slovenia e Austria, simbolo di amicizia tra popoli.
    Luogo: Si sale da Arnoldstein, tramite la lunghissima seggiovia
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Escursione senza alcuna difficoltà
    Durata: 30 minuti, solo andata
    Panorama: 4/5 – In condizioni di meteo buone si vedono i tre grandi laghi dell'Austria, Faake, Worther e Ossiacher
    Avvistamenti : No
    Passeggino: Si

    Il ceppo dei tre confini

     

    1.1 km, 00:22:57

    I tre confini è un punto situato a 1500 metri circa che rappresenta l'amicizia tra tre nazioni, l'Italia, la Slovenia e l'Austria.
    Ci sono ovviamente tre modi per raggiungerlo, tre sentieri differenti che partono dai tre stati. Noi siamo saliti da Arnoldstein, in Austria, qualche chilometro dopo il confine Italiano, per facilitare la salita ai bambini gia stanchi dai giorni precedenti. Il costo della seggiovia, lunghissima e altissima in alcuni punti, è di 39 euro circa tutta la famiglia.

    Una volta in cima il paesaggio è davvero bellissimo, nonostante la quota d'arrivo della stazione a monte non sia cosi elevata, si riesce a vedere già quasi a 360 gradi. Da li parte una passeggiata, perché è di questo che si tratta, che arriva su al cippo dei tre confini, dove la vista è davvero eccezionale, e in una bella giornata come è stata la nostra, si riescono a vedere tre grandi laghi austriaci, il Faaker, il Worther e persino l'Ossiacher.

    Mucche al pascolo

    I pascoli in cima alla montagna e in fondo la seggiovia di Arnoldstein

    A scendere potete decidere di farla sempre in seggiovia, se avete pagato il biglietto a/r ovviamente, o fare la lunghissima carrareccia che in 2 ore circa vi riporterà al parcheggio a valle.

  • Monte Soratte

    Escursione: Dal paese di Sant'Oreste saliamo alla vetta del Soratte passando per gli eremi
    Luogo: Monte Soratte, Lazio
    Condizioni Meteo : Soleggiato 
    Difficoltà: Escursione semplice se si va dritti alla vetta, un solo passaggio esposto se si passa per gli eremi.
    Durata: Di buon passo si arriva alla vetta in 40 minuti
    Panorama: 3/5 - Si riesce a vedere a 360 gradi tutta la campagna sabina
    Avvistamenti : No
    Passeggino: Si, solo fino al santuario lungo la strada asfaltata. Gli ultimi 200 metri vanno fatti senza!

    Il paese di Sant'Oreste visto dall'alto

     

    4 km, 01:46:35


    Il monte Soratte si trova isolato a circa 40 km a nord di Roma, dominando la campagna sabina e permettendo dalla sua cima di avere una vista a 360 gradi su tutta la pianura circostante.

    Per iniziare il sentiero che vi porterà in vetta dovete recarvi al paese di Sant’Oreste, parcheggiare l’auto proprio sotto la montagna , e seguire la strada asfaltata che si inoltrerà nel bosco.

    La passeggiata, perché è a tutti gli effetti una passeggiata se seguirete il sentiero principale sia andata che ritorno, è breve (1.8km – 0.40h) e mai impegnativa, ma comunque in salita, 200 metri di dislivello vanno fatti seppure la vetta sia di altezza modesta (691m s.l.m.).

    Lungo il sentiero ci sono tantissimi tavolini dove potersi fermare per riposare o per un pranzo al sacco, e appena all’inizio del sentiero, sulla destra, leggermente nascosta dagli alberi, una fontana per rinfrescarsi.

    L'eremo di San Silvestro

    L'eremo di Santa Chiara

    Superate le varie deviazioni che incontrerete e andate dritto fino a raggiungere il santuario della Maria delle Grazie, dove ci sarà l’ennesimo tavolino e una fontanella (chiusa al mio passaggio però). Da qui siamo ormai in vetta, mancano poche centinaia di metri. Si lascia il sentiero asfaltato e si prosegue su un comodo sentiero di montagna, largo e sicuro, fino all’eremo di San Silvestro (chiuso anche questo) che sorge proprio sulla vetta (altri tavolini).

    Godetevi il panorama mentre fate una pausa.

    Al ritorno ho fatto una deviazione e sono passato per gli altri eremi. Deviazione non impegnativa se non per un solo punto in cui il sentiero è stretto ed esposto, giusto 5 passi in tutto, per poi tornare sicuro e non impegnativo. Quindi pensateci bene se deciderete di seguire la traccia GPS, altrimenti suggerisco di tornare per la strada dell’andata, comoda e semplice.

    La scritta pace sul muro dell'eremo di Santa Chiara

    L'eremo di San Silvestro visto dal sentiero che passa per gli altri eremi

    Per chi volesse proseguire sulla traccia GPS posso dire che ne vale la pensa, si farà cosi un anello passando per altri due santuari, scendere nel bosco e tornare alla strada principale a qualche centinaia di metri dall’inzio del sentiero.

    Finita l’escursione suggerisco a tutti, soprattutto a famiglie con bambini, di fare un giro nel parco del Bunker Soratte, ampio e spazioso, con carri armati, obici, guardine e quant’altro che stimoleranno la curiosità dei vostri bambini.

     

    {jcomments on}

  • Rifugio Grego

    {jcomments on}Escursione: Dall'ultimo parcheggio della val Saisera
    Luogo: Val Saisera
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Escursione in costante salita
    Durata: 1.30h circa soste comprese, ma se allenati e senza bimbi 45 minuti
    Panorama: 3/5 – Dal rifugio si è circondati dalle parti dello Jof Fuart e Jof di Montasio
    Avvistamenti : No
    Passeggino: No

     Il rifugio

    1.5 km, 01:21:15

     

    Una bella escursione da fare in val Saisera, arrivando con l'auto presso l'ultimo parcheggio della valle, a fine strada, dove lascerete l'auto e prenderete la strada nel bosco che sale subito ripida (e scivolosa) verso il rifugio Grego. Ci sono diversi sentieri, tutti segnati, ma sul mio gps avevo solo due tracce, e mi sono ritrovato a fare sentieri segnati che si allontanavo di poco dai due segnati ma che comunque puntano tutti verso la stessa direzione. C'è anche una strada più semplice da fare, una carrareccia bianca, chiusa però per lavori.

    Il sentiero passa nel bosco, all'ombra di faggi e abeti, spesso su ghiaioni e sempre in salita, costante ma mai troppo impegnativa. Certo con due bambini un percorso di 45 minuti è diventato di 1.30h, ma ci sta: le soste, le domande, i funghi, gli insetti.
    A metà sentiero c'è un cartello su un albero che indica la strada per il rifugio, sia a destra che a sinistra. Salendo consiglio il percorso di destra, leggermente più corto ma più impegnativo. Al ritorno, lasciando il rigugio alle nostre spalle, giriamo subito a destra e seguiamo il sentiero che non abbiamo scelto all'andata, decisamente meno impegnativo e ripido.

    Qualche foto nei prati attorno al rifugio

    Il bivio

    Il Rifugio è molto carino, non molto alto, 1398m, ma un vero rifugio, piatti tipici, frico, giusto qualche dolce. Il premio per i bambini, ossia un cioccolatino, non ce l'avevano, ma è comprensibile, è un vero rifugio di montagna, non una baita dove si arriva in auto.

    Se partite da Tarvisio questa è sicuramente la strada più semplice e breve, a meno che non vogliate fare 1.15h di auto e arrivare alla sella Sempdogna, dove l'escursione "dovrebbe" (non l'ho fatta) essere su carrareccia e corta.

    Dal rifugio se avete voglia di fare ancora 1.30h di cammino potete raggiungere il Jof di Sempdogna, a circa 1800 metri di altitudine, dove ci sono fortificazioni e resti della grande guerra. Il sentiero dei soldati.

  • Rifugio Nordio-Deffar

    {jcomments on}Escursione: In val d'Uqua, nelle Alpi Carniche.
    Luogo: Val d'Uqua, sopra Ugovizza
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Escursione senza alcuna difficoltà, che è possibile fare su una comoda carrareccia o tagliando per il bosco
    Durata: 3.40h 
    Panorama: 2/5 – Non c'è molto da vedere se non prati e boschi
    Avvistamenti : No
    Passeggino: Si, meglio se da trekking con ruote adatte a sassi grandi ma dovete fare solo la strada bianca!

    Il confine con l'Austria

     

    4.7 km, 03:40:07

     

    Nell'alta val d'Uqua, sopra l'abitato di Ugovizza, ci sono diversi rifugi che fanno parte del Puanina Tour, una serie di sentieri tematici che arrivano in diversi rifugi o malghe per gustare i prodotti tipici della valle.
    Tra questi c'è il Rifugio Nordio-Deffar, situato a quota 1412m, completamente ristrutturato a seguito di un incendio occorso qualche anno prima.
    Percorrete tutta la valle con l'auto, su una strada stretta e a volte scomoda, soprattutto se si incontrano veicoli nel senso opposto, ma mai pericolosa. Ignorate tutti i vari parcheggi e cartelli, e continuate fino all'ultimo parcheggio dove lascerete l'auto.

    Il sentiero che sale al rifugio passando per il bosco

    La Wirtshaus Starhand, malga appena oltre il confine

    Appena iniziato il sentiero seguendo l'unica ed inconfondibile segnaletica che vi porta a percorrere tutta la carrareccia, fate attenzione dopo 150m alla vostra sinistra. Se n'è accorto mio figlio, io non ci avevo mica fatto caso! Sulla vostra sinistra dunque incontrerete un ceppo di legno marcato in rosso, con un mini sentiero che in 3 passi vi porta ad attraversare un piccolo ruscelletto, e da li c'è chiara una indicazione per il rifugio Nordio, evitando cosi la noiosa carrareccia (che faremo al ritorno per comodità), che sale nel bosco per ricongiungersi alla carrareccia negli ultimi 200 metri prima del rifugio.
    Una volta avvistato il rifugio Nordio non desistete, continuate sulla sterrata per altri 300 metri e arriverete alla sella di Lom, confine con l'Austria, dove c'è un alpeggio e un villaggio montano. Qui rispetto al Nordio c'è pochissima gente, e la simpatica signora che gestice la Wirtshaus Starhand offre ospitalità a prezzi davvero contenuti.
    Dopo esservi rifocillati prendete il sentiero che di fronte la malga sale nel bosco per ricongiungersi ad anello al sentiero che dal Nordio sale alla Sella di Bistrizza, altro villaggio montano con alpeggio.

    Il rifugio Nordio

    Non appena ricongiunti al sentiero riscendete verso il Nordio, dove noi prendiamo un caffè e da li cominciate a scendere verso il parcheggio, stavolta ignorando il sentiero scorciatoia, molto scivoloso, per percorrere tutta la carrareccia fino all'auto.

  • Roda di Vael e Rifugio Paolina

    Escursione: Dal passo di Costalunga al rifugio Roda di Vael, poi al Paolina chiudendo l'anello tornando al passo
    LuogoPasso di Costalunga - Carezza
    Condizioni Meteo : Sereno
    Difficoltà: Escursione abbastanza impegnativa se i vostri bambini non sono allenati, la salita per il rif. Roda di Vael non molla mai e ha pendenze importanti
    Durata: 4.30h  - Dislivello 700m circa per raggiungere il Roda di Vael
    Panorama: 3.5/5 - Panorama davvero interessante sul gruppo del catinaccio e su carezza.
    Avvistamenti : No
    PassegginoNo

    Il rifugio Roda di Vael

     

    7.3 km, 05:54:45

    Si parte dal passo di Costalunga (Passo Carezza), di lato all'hotel Savoy. Il sentiero sale subito deciso nel bosco, e raggiunge un bivio dove andiamo a destra, seguendo le indicazioni per il rifugio Roda di Vael. Il sentiero è sempre in salita, anche abbastanza impegnativa, e non molla mai. I bambini potrebbero scoraggiarsi, bisogna motivarli molto, soprattutto nel primo tratto. Attraversate tre piccole casette di legno il sentiero sale ancora più deciso, fino a raggiungere una spianata con cavalli al pascolo. 

    Splendida veduta sui rifugi

    Da qui siamo praticamente arrivati, manca davvero poco, e i bambini metteranno il turbo nei passaggi tra le grandi rocce, fino a quando non si vedranno i rifugi, dove finalmente ci sarà la meritata pausa e soprattutto il meritato panino. Mettiamo un timbro sul nostro passaporto della montagna e godiamoci un po' di sole. Se i vostri bambini sono intraprendenti possono esplorare i dintorni del rifugio e cercare le marmotte. Noi purtroppo abbiamo sentito solo il loro caratteristico fischio di allerta.

    In cerca delle marmotte

    Aquila di Christomannos

    Lasciamo il rifugio Roda di Vael e proseguiamo l'anello in direzione Rifugio Paolina. Passiamo sotto l'aquila di Christomannos dove mi faccio una foto a distanza di ben 30 anni. Il sentiero in questa seconda parte è completamente pianeggiante fino al rifugio Paolina, difatti molti, quasi tutti, scelgono la comoda salita in seggiovia piuttosto che camminare. Se non avete voglia di sudare il suggerimento che posso darvi è salire in seggiovia al Paolina e fare la pianeggiante andata e ritorno. Raggiunto il Paolina noi continuiamo la nostra discesa, che decisa, ci riporta al bivio di partenza e da li al passo.

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