Escursione: Prati di Croda Rossa
Luogo: Sesto
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Facile lungo tutto il percorso.
Durata:3h totali divise in: 1,30 il sentiero in quota, 1.30h dalla stazione a monte al parcheggio a valle.
Panorama= 4/5
Passeggino= Si, su tutto il percorso la prima parte, sebbene in alcuni punti sia necessario districarsi tra qualche radice o roccia. Nella seconda parte se seguite la traccia gps una discesa abbastanza ripida che potrebbe risultare molto impegnativa.
Si parte dalla cabinovia ai Bagni di Moso, in Val Fiscalina, salendo fino ai prati di Croda Rossa, nelle Dolomiti di Sesto. Il paesaggio è straordinario. C’è molta gente, tanti bambini, forse tutti venuti a vedere l’unico branco di Renne presente sul territorio nazionale.
È presente anche un bel parco giochi, dove far sfogare i vostri bambini.
La prima parte dell’escursione l’abbiamo fatta in quota. Partendo dal parco giochi di fronte al rifugio Rudi percorriamo un anello che tagliando una pista da sci offre una bella visuale del monte Elmo, che si trova a cavallo del confine tra Italia e Austria. Tutto il sentiero viene percorso con i soliti passeggini cittadini, quindi con ruote piccole e tradizionali. Sebbene ci siano sassoloni e non brecciolino riusciamo a districarci fino all’ingresso nella parte boscosa, dove visitiamo il covo del bracconiere. Proseguiamo uscendo dal bosco, girando a destra e tornando su una grande sterrata che in salita costeggia le dolomiti, arrivando ad una capanna con tavolo da picnic. Si prosegue attraversando nuovamente la pista da sci fino a trovarci molto più in alto del rifugio di partenza.
Continuando si raggiunge il rifugio Prati di Croda Rossa, anche qui presenti giochi e scivoli per bambini.
La seconda parte dell’escursione, svoltasi dopo pranzo e dopo aver fatto sfogare un po’ i pargoli, ci vede scendere sul sentiero numero 15 verso il fondo valle, alla partenza della cabinovia. Sebbene non presenti alcun tipo di difficoltà vista la sterrata semplicissima, chi ha i passeggini deve badare bene a non lasciarla mai. Noi abbiamo lasciato la sterrata all’altezza di una vecchia capanna in legno, sulla sinistra rispetto ad un tornante che gira verso destra, che presumo tagli notevolmente il percorso ma con i passeggini ci siamo trovati nell’unica situazione scomoda dell’escursione, vista la ripidità di quella che penso sia una pista da sci e dai sassi di grandi dimensioni presenti su quello che rassomigliava un sentiero.
Fattibile, per carità, ma credo che anche un passeggino da trekking avrebbe avuto delle difficoltà, essendo davvero molto ripida la discesa.
Si passa sotto gli ultimi due piloni della cabinovia e si esce al parcheggio.