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vda

  • Croux de Bouque - Lungo i sentieri dei papi

    La statua di Giovanni Paolo II

    Escursione: Si parte dall'abitato di Les Combes, sopra Introd
    Luogo:Valle d'Aosta - Introd
    Condizioni Meteo :Soleggiato
    Difficoltà: Escursione semplice ma sempre in tiro!
    Durata:1,10h - sola andata
    Panorama:5/5 - Si gode di un paesaggio pazzesco che spazia dal monte Rosa al monte Bianco e tutta la valle centrale di Aosta
    Avvistamenti : No.
    Passeggino:No.

    2 km, 01:09:12

     

    Questa escursione parte dall'abitato di Les Combes, che si trova sopra il paese di Introd, in valle d'Aosta, punto di partenza delle valli Valsavarenche e Rhemes nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.Les Combes è conosciuto per aver ospitato i papi nei loro soggiorni estivi, in particolare papa Giovanni Paolo II, che amava percorrere i sentieri nei boschi circostanti.E proprio uno di questi sentieri è quello che percorriamo noi in una soleggiata e fresca mattina d'Agosto.

    Il sentiero

    La croce, punto di arrivo dell'escursione

    Appena dietro il paese inizia un sentiero, il nr. 4, che con indicazioni chiarissime si addentra subito nel bosco. Ripidamente. Il sentiero spezza subito il fiato, ci fa capire che anche se l'escursione sarà breve non sarà una passeggiata. La prima parte è uno strappo davvero duro, poi il sentiero si addolcisce. Non lasciamo mai il bosco, siamo sempre in penombra con qualche raggio di sole che filtra tra gli alberi a scaldarci. Quando mancano gli ultimi 300m alla croce troviamo il primo tavolino dove poter fare un picnic, se proprio il fiato non regge.

    Il panorama stupendo che si gode dalla croce.

    Quando ormai siamo in prossimità dell'arrivo si intravede la croce, ma siamo ancora nel bosco, e non ci rendiamo conto del paesaggio che è li ad aspettarci. Paesaggio che lascia di stucco, spaziando dal monte Rosa al monte Bianco, con in mezzo tutta la valle d'Aosta. Si vede il piccolo paese di Introd, Aosta in lontananza, il monte Fallere, il monte Emilius. Insomma con un binocolo ci si può sbizzarrire. Con una macchina fotografica si può riempire una scheda.

    In cima ci sono dei tavolini per pranzare oltre che la statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II. Si torna sui propri passi per tornare indietro all'auto.

    Il video dell'escursione

     

  • Escursione ad anello al rifugio Bonatti

    Il rifugio Bonatti

    Escursione: Doppia navetta. Poi si sale poco oltre la fermata.
    Luogo:Valle d'Aosta - Val Ferret
    Condizioni Meteo :Soleggiato
    Difficoltà: Escursione resa faticosa dal passaggio nel bosco nelle giornate afose. Effetto serra garantito.
    Durata:4h l'anello
    Panorama:5/5 - Paesaggio eccezionale. Il top della valle d'Aosta è davanti ai vostri occhi.
    Avvistamenti : No.
    Passeggino:No.

    4.2 km, 04:50:41

     

    Una delle classiche escursione in valle d'Aosta è la salita al gettonatissimo rifugio Bonatti che fu tra i più grandi, se non il più grande, scalatori italiani.
    Va fatta una doverosa introduzione però a questo sentiero. In agosto è semi impraticabile e difficile da raggiungere comodamente. Tanto per cominciare l'accesso alla val Ferret è regolamentato ad orari e c'è proprio un limite fisico di automobili che riescono a starci dentro. Ammesso che riusciate a salire in autoc'è da sborsare un'enormità per il parcheggio. (presumo che a giugno sia tutto più semplice.)
    L'alternativa a questa follia di traffico montano è quella di prendere le navette che partono da Courmayer e salgono per le due vallate, Val Ferret e Val Veny. Bisogna quindi trovare un posto (non a pagamento, quindi svegliatevi presto) dove lasciare l'auto o anche in paese e zone limitrofe il salasso è garantito.
    Noi abbiamo preso la prima navetta di fronte ad un supermercato distante qualche centinaio di metri dal bivio per le vallate, quindi fate attenzione che sia quello per la Val Ferret. Siete riusciti a salire? Bene ora la prossima destinazione è Plancipieux, dove si scende e si aspetta una seconda navetta che finalmente ci porta sotto l'inizio del sentiero per il rifugio. Tutta questa tribolata va fatta ovviamente anche al ritorno, controllando sempre le tabelle degli orari per non rischiare di restare in valle e doversela fare a piedi.

     

    Ok, se tutto questo non vi ha scoraggiati iniziamo l'escursione. Il sentiero inizia subito ripido nel bosco verdeggiante, pieno di piante, fiori, colori. Gli occhi ringraziano, il fiato un pò meno a causa dell'effetto serra che si crea in questo bosco per il caldo d'Agosto. Il sentiero comunque non è mai impegnativo a livello tecnico, c'è solo un discreto dislivello da affrontare e il caldo non aiuta.
    Usciti dal bosco la strada da fare è poca, il rifugio è ben visibile in alto, la montagna è rigata da diversi sentieri, quelli diretti, quelli più dolci.

    Il sentiero nel bosco

    Ci godiamo i prati del rifugio

    Arrivati al rifugio ci stendiamo dove troviamo uno spazietto e ci rinfreschiamo alla freschissima fontana. E' pieno di gente, dentro e fuori, cosa insolita per la valle d'Aosta che conoscevamo fin'ora, sempre libera da calche, sempre super accogliente. Nonostante tutto riusciamo a prendere una birra e a goderci il sole giocando a carte.
    Verso le 15.30, proprio come ci disse una signora sulla navetta, il rifugio si svuota. Nel giro di 30 minuti restiamo quasi soli, a farci compagnia solo qualche straniero. Adesso finalmente ci godiamo calma e relax, ma non possiamo sostare troppo perché al contrario degli altri noi chiuderemo un giro ad anello.
    Proprio dietro il rifugio infatti c'è una traccia segnata e ben visibile che sale per un breve tratto e poi comincia a scendere verso sinistra. Il sentiero è bellissimo, tutta un'altra cosa rispetto al breve e faticoso sentiero dell'andata. Sempre panoramico, sempre ventilato, a saperlo prima avremmo fatto il giro al contrario. Superato un piccolo agglomerato di case abbandonate, che meritano però una foto, continiamo a scendere avendo sempre il Bonatti sulla nostra sinistra.

    Si scende! Qualcuno ha visto nonno Cesar?

    Il Bonatti visto dal sentiero del ritorno

    Il sentiero torna senza difficoltà qualche tornante sopra dove era l'attacco del sentiero di andata, quindi a bordo strada, e si cammina fino a tornare alla prima delle due navette per tornare alla nostra auto.
    Studiate il sentiero e fatelo come più vi piace, ma mi sento di consigliarvi di seguire al contrario la traccia GPX perché a mio avviso è decisamente più interessante l'escursione se affrontata in questo modo.

     

     

    Il video dell'escursione

     

  • Escursione al rifugio Champillon

    Il rifugio Champillon

    Escursione: Dal parcheggio alla fine della strada che supera l'abitato di Dousse
    Luogo:Valle d'Aosta - Valpelline
    Condizioni Meteo :Soleggiato
    Difficoltà: Escursione semplice ma con forti pendenze se si fa la diretta, più dolce la sterrata.
    Durata:1h solo andata
    Panorama:4/5 - Paesaggio eccezionale. Il Grand Combin è li a farvi da cornice.
    Avvistamenti : No.
    Passeggino:Si, facendo la sterrata.

    2.4 km, 00:57:05

     L'escursione al rifugio Champillon può essere fatta in 2 modi. Seguendo la comoda strada sterrata fino in cima, oppure dopo qualche centinaio di metri tagliare per la "direttissima" che taglia tanti tornanti ma costringe a pendenze decisamente più impegnative.
    Noi scegliamo la seconda rendendoci conto che in alcuni punti la pendenza è decisamente notevole.
    Da subito il panorama è spettacolare, con il Grand Combin sempre ben visibile lungo il sentiero. I bambini salgono senza grossi problemi, noi adulti seguiamo.
    Raggiunto l'alpeggio Tza de Champillon il sentiero finalmente molla il tiro e riusciamo a riprendere fiato. Il rifugio Champillon è ben visibile e ormai è chiaro che non manca molto all'arrivo.

     Il sentiero che taglia i tornanti.

    Tza de Champillon vista dal rifugio.

    Con sorpresa però scopriamo che questo rifugio, raggiungibile in auto dai gestori, è "poco rifornito", per non dire poco ospitale. Sostanzialmente servono solo chi ha prenotato il pranzo. Nemmeno un piatto di polenta. E questo può anche starci nei rifugi dove si porta tutto in spalla, ma qui non vedo la necessità di centellinare le porzioni. Persino il dolce ci è stato negato.
    Per il bere invece nessun problema. Birra e lattine varie si possono acquistare senza problemi.
    La vista dal rifugio è ampia e di grande respiro. Se goderselo sdraiati sui prati o su una più comoda sdraio è una decisione che lasciamo a voi.

    Il video dell'escursione

     

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