Montagna
Campaegli in Mountain Bike
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Campaegli, sui monti simbruini, è una località montana nota soprattutto per aver fatto da scenario ai film di Bud Spencer & Terence Hill, "Lo chiamavano Trinità" e "Continuavano a chiamarlo Trinità".
E' una bellissima vallata che offre molto a chi ama le escursioni, vuole stare all'aria aperta, fare gite a cavallo, oppure, come nel mio caso, andare a farsi un giro in MTB!
Tutta un'altra cosa andare in bici in montagna! Bello, davvero bello, ci si sente appagati, è divertente, salutare. Insomma un'esperienza che abbiamo ripetuto questo fine settimana, nella maremma. Consigliatissimo a tutti. Noi eravamo solo in due, ma la zona è attrezzatissima per fare picnic e barbecue! La vallata si addentra poi dento un bosco, in salita, con un percorso molto bello in circolo che ci riporta alla base passando per monte livata.
Le altre foto le trovate qui: http://s258.photobucket.com/albums/hh260/giroviaggiare/Campaegli/
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Dolomiti 2010 - Canazei
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Erano anni che non tornavo sulle dolomiti. Pensare che la mia infanzia l'ho passata su quei monti. Estate, inverno.. Erano quasi 10 anni che mancavo. L'emozione che ho provato nel rivedere certi posti è stata incredibile.
Per evitare il traffico io e vale siamo partiti venerdi, destinazione Trento, dove abbiamo passato una notte in albergo. Con noi c'erano Susy e Briscola, sempre presenti! :)
La mattina successiva eccoci arrivare a Canazei, il mio paese della Val di Fassa. Dico mio perchè è proprio li che sono andato per tanti anni. Vederlo cambiato, ma comunque sempre uguale, è stato fantastico.
Abbiamo subito fatto un giretto al mercatino per comprare l'ultima attrezzatura, soprattutto degli scarponi per vale che non si trovava con quelli che aveva. Ed un k-way, visto che il suo l'aveva lasciato a roma. Il tempo non è stato per niente clemente, è quasi sempre piovuto, anche se in montagna la pioggia non scoraggia, anzi le escursioni acquistano un fascino tutto loro.
Abbiamo camminato, e tanto. Devo dire che Valentina non se l'è cavata male, considerando che era la sua prima esperienza dolomitica e di montagna in generale, eccezion fatta per la Val di Rose, in abruzzo.
Tra le tante passeggiate quella che sicuramente ho apprezzato di più è la Via del Pan, di cui vedete uno scorcio nella foto sopra. E' una via che parte dal passo pordoi per arrivare fino a porta vescovo, in veneto. Il panorama che offre è qualcosa di unico, la marmolada è li davanti, imponente, che si affaccia sul lago fedaia.
Compagne di passeggiata le innumerevoli marmotte, sempre presenti, simpatiche e confidenti, tanto che alcune si lasciavano quasi toccare.
Ho approfittato anche delle numerose occasioni che mi si sono presentate per scattare qualche foto naturalistica, viste le copiose opportunità che le dolomiti offrono. Cosi ci siamo fatti una passeggiata nel Parco Naturale di Paneveggio, sul Passo Rolle, dove ho scattato qualche bella foto ai cervi.
La prima giornata di sole gita in Val Gardena. Li ci siamo incontrati con mia cugina, e abbiamo fatto una bellissima passeggiata nell'Alpe di Siuse, di cui a breve metterò qualche immagine. Qui non c'ero mai stato, forse sciando si, ma d'estate mai. Sono rimasto sbalordito dalla bellezza di questo incanto naturale. Una vallata incredibilmente bella che forse meritava qualche giorno in più.
Le escursioni sono state tante, difficile scrivere su tutte, non mi basterebbe lo spazio. C'era gente di tutti i tipi, che praticava ogni tipo di attività. Dal ciclismo alla mountain bike, deltaplano, parapendio, canoa. Davvero difficile annoiarsi quando ci si trova in questi posti. La prossima volta voglio provare il percorso tra gli alberi, che purtroppo per motivi di tempo non sono riuscito ad incastrare tra le tante cose che volevo fare.
La mia Briscola sempre presente è stata bravissima. Ha camminato come una pazza (lei fa il triplo della strada che faccio io, sale, scende, entra nel bosco) dimostrandomi ancora una volta che è la #1. L'affiatamente che c'è tra noi è qualcosa di stupefacente. Brava Briscoletta.
Torando a casa siamo stati anche fortunati nell'assistere ad un evento fantastico. Valentina mi fa "Guarda quei due cani che si rincorrono". Resomi conto che in realtà erano due caprioli in amore sono sceso di corsa dalla macchina, e mi sono messo a scattare come un pazzo. L'emozione provata è indescrivibile, tanto che non mi sono neanche reso conto di essere uscito dal prato con i piedi zuppi e sporchi di fango.
Spero di poter tornare sulle dolomiti al più presto, sono davvero qualcosa di incredibile.
Tutte le altre foto le trovate qui: http://s258.photobucket.com/albums/hh260/giroviaggiare/canazei2010/
Commenta (0 Commenti)Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili
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Sabato io e la mia sempre presente Briscoletta abbiamo deciso di fare una gita in un altro parco naturale, quello dei Monti Lucretili, in località Percile. Siamo arrivati verso le 12, cosi la scelta era tra farsi 5km di mulattiera a piedi, sotto un sole cocente, oppure avvantaggiarsi con la macchina fino a che fosse stato possibile! Scelgo la seconda, visto che il mio obiettivo era quello di pranzare al laghetto, i tempi erano corti, e la voglia di arrivare zuppo di sudore molto poca.
Cosi arrivati al rifugio della guardia forestale parcheggio la macchina e scendo, assieme a Briscola. Entriamo nel sentiero e cominciamo a camminare. Si sentono i campanacci delle mucche in lontananza, ben presto le raggiungiamo. Sciò, sciò! Povere, chissà quanta strada avevano fatto per trovare quell'erbetta cosi buona, ma io e Briscola dobbiamo passare, quindi fatevi da parte un attimo, per piacere :)
Dopo un'ora di marcia circa raggiungiamo il laghetto. Dietro una curva ecco che si mostra in tutta la sua bellezza.
Faccio un rapido giro passando nel bosco e raggiungo la sponda opposta, dove mi accampo per pranzare. Una garzetta spaventata dal rumore spicca il volo. Possibile ce ne siano a questa altitudine? Ora è tempo di foto, quindi mi metto in cerca di insetti vari per scattare qualche bella macro.
Briscola intanto si sta facendo il bagno, cercando di catturare a morsi tutto ciò che le ronza intorno! :D
Adesso però dobbiamo andare in cerca dell'altro laghetto. Eh, si, sono due. Ne ho visto solo uno. Quindi in marcia. Continuo lungo la mulattiera, faccio qualche altra bella foto e dopo una mezz'ora di cammino mi accorgo di aver girato in tondo. Miseria, il sentiero gira in cerchio! Forse serviva per i contadini che utilizzavano queste vecchie stalle abbandonate che vedo tutto intorno. Almeno qualche bella foto l'ho fatta.
Non mi arrendo. Anzi non ci arrendiamo. Dobbiamo trovare quel laghetto! Torno di nuovo dove mi sono accampato. Avevo visto un sentiero molto stretto, pieno di rovi, e particolarmente difficile. Provo a prenderlo. Salgo per un buon 20 minuti senza arrivare da nessuna parte. Sono pieno di spine e ragnatele, padroni di casa inclusi.
Vabbè si torna indiestro, verso la macchina. Il secondo lago proprio non l'ho visto (scoprirò una volta a casa che era a sinistra del laghetto principale, non a destra dove sono andato io.. -.-).
Sulla strada del ritorno vedo una famigliola di cinghiali, papà, mamma e tre figlioletti. Non faccio in tempo a prendere la macchinetta che fuggono via. Nello scatto si intravedono, ma ero con il grand'angolo.. Peccato!
Un posto davvero fantastico.
Commenta (0 Commenti)Val di Rose - Parco Nazionale d'Abruzzo
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La mia passione per la montagna domenica si è unita alla passione per la fotografia. Partendo relativamente presto da Roma (ore 8.00 circa), si arriva a Civitella Alfedena dopo circa 2 ore. Passando per la bellissima Pescasseroli e per le vallate del Parco Nazionale d'Abruzzo che ci circonda a 360°.
Da civitella alfedena parte un sentiero che con 3 ore di camminata ci porta in vetta a Passo Cavuto, dove si apre una meravigliosa vallata che lascia senza fiato. Volendo si può proseguire per altri 40 minuti per arrivare a Forca Resuni, rifugio ormai in disuso, ma che viene utilizzato dalla forestale quando devono fare controlli e cose simili.
Anche se vorrei continuare mi fermo. Ci sono i camosci. Prima mi riposo 10 minuti, un panino, un succo, un pò d'acqua. Poi tiro fuori la macchina fotografica. Il solito cafoncello italiota mezz'ora prima aveva fatto scappare tutte le bestiole. Cosi facendo un pò di roccia mi apposto su un cucuzzolo ed attendo.. E dopo 20 minuti eccoli che tornano.
All'inizio mi guardano, mi soffiano. Forse mi minacciano, forse avvisano gli altri della presenza di qualcosa che non va! Penso più la seconda, visto che sono stato ad osservarli per un paio d'ore anche a 20 metri di distanza! Un'esperienza bellissima! E poi cosi in alto si incontrano anche altri animali. Nello specifico un sordone e un gracchio corallino.
La discesa poteva essere fatta dall'altra parte della montagna! Altre 4 ore di camminata, meno ripida e meno faticosa, ma purtroppo il tempo tiranno non me l'ha permesso. Dovevo rientrare alla macchina e da li a casa, quindi giu per la stessa via fatta in salita.
Veramente una bella e lunghissima escursione. In cima si viene ripagati da tutte le fatiche. E poi si fanno incontri inaspettati, come cinghiali e...
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Monte Furlo
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C'è qualcosa di più bello che starsene da soli con la propria cagnolina immersi nella natura in una bellissima giornata di sole? No, non c'è.
La pasqua a casa proprio non avevo voglia di passarla insieme a tutto il parentado, preferivo stare per conto mio ed approfittare di questi giorni per stare a contatto con la natura in completo relax. Io e Briscola. E cosi è stato. Ho preso la macchina e sono andato fin nelle marche, in località Furlo.
Li ho parcheggiato la macchina ed ho cominciato ad arrampicarmi per il sentiero. Zainetto in spalla con dentro tutto l'occorrente per Briscolina (acqua e pappa) e borsa a tracolla con dentro la mia fida Olympus E-410 e 2 obiettivi per realizzare questo piccolo reportage.
Se all'inizio a farci compagnia avevamo uno sparuto gruppetto di persone, mano mano che salivamo (e li superavamo) ci siamo ritrovati da soli, probabilmente perchè molti hanno preferito fermarsi ad 1/4 della strada dove c'era un rifugio (chiuso) con una veduta su un nido di aquile.
Noi abbiamo proseguito, fino su in cima. Briscola è stata grande come sempre. Se io ho fatto 10km lei ne ha fatti almeno il doppio. Si tuffava nel bosco e spariva per 10 minuti, tornava indietro, mi aspettava quando andava troppo avanti. Insomma queste 5 ore di marcia tra salire e scendere sono state sicuramente più faticose per lei che non per me.
Finalmente in cima ci siamo goduti uno spettacolo veramente molto bello, io e lei, seduti sul cucuzzolo della montagna, a riposare dopo tanta fatica, a mangiare un boccone e a farci qualche foto! A dire la verità Briscola non si è fermata nemmeno li, annusando tutte le puzze di cavalli, mucche e chissà quali altri animali! ;)
Nella strada del ritorno abbiamo fatto amicizia con una guardia forestale che ci ha portato a vedere il nido delle aquile.
Chi aveva scelto la via comoda, con la macchina, ci offre un passaggio per il ritorno. "Grazie, ma cosi non vale" rispondo, e Briscola abbaia concorde.
Finalmente ai piedi della montagna, riguardiamo la strada fatta e ci prepariamo al ritorno a casa.
Mentre guido guardo la mia Briscolina che riposa, contenta e felice di essere stata con me.
Noi due, insieme, inseparabili.
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