Escursione: Dal parcheggio della navetta fino al rifugio Elisabetta.
Luogo: Val Veny, un posto incantevole in Valle d'Aosta
Condizioni Meteo: Soleggiato
Difficoltà: Passeggiata lunga ma non impegnativa, ad esclusione del primo e dell'ultimo tratto che presentano un pò di salita.
Durata: 2h, sola andata per 6km di lunghezza
Panorama: 4/5 - La val Veny è veramente splendida, da non perdere.
Avvistamenti: No
Passeggino: Si, giusto nel tratto finale può essere scomodo.
6.2 km, 02:15:14
La val Veny è stata meno impegnativa della val Ferret sul piano logistico. Molte meno persone sembrano gradirla, forse perché sono meno accessibili le strutture ricreative (baite e rifugi). Questo gioca a nostro favore perché la valle sarà più libera da escursionisti della domenica, ma va considerato sempre il periodo, nel nostro caso Agosto, e il fatto che anche questa valle è come la val Ferret, presa d'assalto rispetto al resto della Valle d'Aosta.
Cercato con fatica il solito parcheggio a valle e lasciata l'auto, abbiamo preso la navetta gratuita che porta fino alla fine della strada, oltre i campeggi e ci lascia ad una sbarra metallica da dove inizia il sentiero per la valle e il rifugio Elisabetta, vera e propria meta della nostra escursione. Dapprima camminiamo su una strada asfaltata, evitando qualche tornate passando nelle scorciatoie ben visibili in mezzo al bosco. La strada in se non è impegnativa tecnicamente, ma è abbastanza ripida. Per capirci era pieno di passeggini e bambini piccoli.
Superato il tratto asfaltato inizia una sterrata, che proseguirà poi fino al rifugio Elisabetta. La sterrata continua a non essere impegnativa, sempre fattibile dai passeggini e soprattutto cala la pendenza, quindi il passo si alleggerisce. Si arriva fino ad un bivio, quello che porta a sinistra al nostro rifugio, a destra verso il rifugio Combal ed il lago del Miage.
Proseguendo a sinistra costeggiamo diversi specchi d'acqua, la valle ne è piena. I giochi di riflessi sulle montagne circostanti sono eccezionali e fotograficamente interessanti.
L'ultimo tratto pianeggiante si fa nella parte più aperta della valle, fino a raggiungere l'attacco della salita che ci porterà al rifugio Elisabetta.
Per salire al rifugio abbiamo due possibilità: a sinistra c'è un sentiero di montagna vero e proprio, stretto e poco adatto ai passeggini, che noi abbiamo fatto al ritorno. A destra la sterrata che continua comoda (ma più lunga) fino alle porte del rifugio. Una volta arrivati troviamo abbastanza confusione, c'è tanta gente, ma riusciamo a sederci e ad ordinare una birra ghiacciata. La vista dal rifugio è sensazionale. Si vedono i ghiacciai, o quel che ne rimane, tutta la valle, il monte Bianco.
Dovendo però tornare in tempo per l'ultima navetta non abbiamo modo di sostare troppo e riprendiamo il sentiero del ritorno che ripercorre la strada dell'andata.
Il video dell'escursione
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