Città
Trevignano
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Dopo una giornata di lavoro c'è bisogno di svagarsi. Decido di prendere la bicicletta pieghevole, la carico in macchina e parto diretto a Trevignano, un piccolo e bellissimo borgo che affaccia sul Lago di Bracciano. Non c'è molta gente, anzi non c'è quasi nessuno. Forse il freddo. Di solito poi i laghi intorno Roma si riempiono il fine settimana. Meglio così.
Salgo sulla bici e comincio a pedalare sul bellissimo lungolago. Nessuno si fa il bagno, c'è vento, fa freddo, l'acqua è parecchio mossa, ma soprattutto è tardi. Però incontro un sacco di francesi con i piedi a mollo, e una simpatica paperella (Germano Reale) con i suoi paperetti. Si lasciano fotografare.
La spiaggia è davvero piccola, le barche sono tutte a riva, qualcuno temerario l'ha lasciata in mezzo al lago e se l'è fatta a nuoto. Continuo a pedalare cercando spunti per fotografie interessanti. Incontro di nuovo dei francesi, intenti a farsi dei selfie.
Sono ormai le 20.30, il sole è quasi del tutto calato, cosi decido di tornare indietro, per mangiare e fare qualche scatto nell'ora blu e poi aspettare per qualche notturna. I paperotti sono a nanna, sembra non disturbarli nessuno, nemmeno la coppia che fa jogging e gli passa accanto. Mentre pedalo mi guardo sempre intorno alla ricerca di qualche scatto.
È ora di mangiare. Però ho voglia di spizzicare un pò qua e un pò la. Farinata di ceci da una simpatica vecchina, pezzo di pizza in un altro posto, patatine fritte dal kebabbaro a ridosso della piazza centrale. Adesso che il sole è completamente calato è ora di fare qualche scatto notturno. Tiro fuori il cavalletto e mi armo di pazienza. Putroppo il cielo è nuovoloso, e spesso sono costretto ad aspettare che il vento mi puliscia il cielo e liberi la luna, bellissima e splendente.
Ormai sono le 23.00. Si torna a casa!
Commenta (0 Commenti)Lago di Bolsena
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Bolsena si trova sulla riva settentrionale del lago omonimo, il più grande di origine vulcanica in Europa. Molto carino il paese, soprattutto nei giorni d'estate in cui è affollato di gente e quindi pieno di vivacità. Trascorrere una piacevole giornata in riva al lago e poi passeggiare per il centro del paese è sicuramente da valutare. Potete visitare la chiesa di Santa Cristina e la Cappella del Miracolo, per poi salire fino alla Rocca Monaldeschi.
Il lungo lago è un pò striminzito. Non è grandissimo ma è molto bello e piacevole. Volendo è percorribile in bicicletta. Ci sono diversi ristoranti e gelaterie, quindi non necessariamente siete costretti a portarvi il pranzo al sacco, anche se quest'ultima ipotesi è senza dubbio la migliore per godere appieno della bellezza del posto. Se poi vi si avvicina la paperella con i figlioletti il quadro è completo!
È inoltre possibile visitare le 2 isole che si trovano sul lago, l'isola Martana e l'isola Bisentina, ma il prezzo purtroppo credo non sia modesto, perché mi sembra si possa accedervi solo con guida.
Commenta (0 Commenti)Piana delle Orme
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Piana delle Orme è un museo che si trova poco distante da Latina, nel pieno della pianura pontina. È interamente dedicato alla ex zona paludosa e agli avvenimenti storici che l'hanno vista spettatrice. All'interno del museo, grandissimo, composto da diversi capannoni, ripercorriamo nel tempo la storia della pianura sin dal secolo scorso, vedendo come vivevano all'epoca i contadini, quali mezzi agricoli usavano, quali tecniche di coltivazione.
C'è un capannone dedicato ai giochi dei nostri nonni. Davvero bello vedere quanta fosse la semplicità di questi oggetti, che riuscivano a intrattenere e divertire bambini che avevano davvero poco o niente, soprattutto in queste zone. Si passa poi a periodi storici più recenti, come la seconda guerra mondiale. Diverse ricostruzioni interattive riescono a catturare l'attenzione dei più piccini, ma anche gli adulti non restano delusi. Si arriva poi ai capannoni della deportazione, e si prosegue fino all'uscita, dove c'è un capannone adibito ad uso negozio, dove è possibile acquistare oggetti militari e/o del tempo, come divise, elmetti, spille ecc.
Infine sappiate che potete scegliere di fare un bel picnic all'aria aperta sfruttando gli innumerevoli barbecue e tavolini a disposizione, totalmente immersi nel verde. Per i più pigri c'è un ristorante, si spende il giusto e si mangia bene.
Il costo del museo è di 12 euro a persona, non pagano i militari e ci sono riduzioni e sconti per bambini.
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Sbarco di Anzio
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Lo sbarco di Anzio, avvenuto alle prime ore del 22 Gennaio 1944, da il via all'operazione Shingle, che vede 374 navi britanniche sbarcare sulla Peter Beach, e gli americani sulla X-Ray Beach. Per il 70° anniversario di questa operazione imponente voluta da Churchill, ad Anzio si è celebrata una ricostruzione che ha visto partecipare molti appassionati che hanno aiutato nella ricostruzione con le proprie collezioni private, ed ovviamente mezzi terrestri ed anfibi, anche aerei, concessi dal Museo Storico della Motorizzazione Militare dell'Esercito Italiano e dal Museo Storico di Vigna di Valle dell'Aereonautica Militare Italiana.
La manifestazione alla quale ho partecipato è quella che si è tenuta il 25 Gennaio. Purtroppo a parte qualche marcia e alzabandiera non c'è stata una simulazione degli scontri, che si è tenuta invece il giorno seguente, il 26 Gennaio.
Questo soldato con la divisa bianca è un novantenne che ha partecipato in prima persona alla Seconda Guerra Mondiale, distinguendosi nella battaglia di El Alamein. Al petto diverse medaglie e croci al merito di guerra. Se qualcuno avesse informazioni più precise di quelle catturate tra una domanda e l'altra me lo faccia sapere e sarò più che contento di inserirle.
Tantissimi i figuranti di entrambe le fazioni. Parlando con un ragazzo sono venuto a sapere che molti sono collezionisti che lo fanno per passione. Comprano oggetti su internet e poi si offrono, credo senza essere pagati, per questo tipo di rievocazione.
All'evento hanno partecipato tante persone, pochi giovani c'è da dirlo, ma ha avuto un notevole riscontro. Per avere informazioni più dettagliate e specifiche vi rimando al sito dello Sbarco di Anzio.
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Venezia
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Troviamo un’offertona last minute. Hotel a Mestre, 4 stelle, 39 euro. La cosa eccezionale è che si trova di fronte la fermata del 4L, autobus che in dieci minuti porta a Piazzale Roma, dove si lasciano i mezzi su ruota e si prendono quelli ad elica.
È inutile che stia qui a dirvi quanto sia bella Venezia. Io ne sono innamorato. Unica nel suo genere, lascia affascinato chi la visita, se non a bocca aperta. Un passo tira l’altro, cercando di semplificare oltremodo. Soprattutto per chi è appassionato di fotografia, Venezia è un vero e proprio albero della cuccagna.
Ovviamente questa unicità te la fanno pagare salata. Tutto è caro, tutto è costoso, a partire dai mezzi pubblici. Il traghetto costa davvero molto (24 ore 20€), ma se non avete necessità particolari come le avevo io (donna incinta), potete liberamente girare Venezia a piedi. A meno che non vogliate visitare le isole, chiaro. Volendo si trovano anche posti economici in cui mangiare, tra questi subito dopo la stazione c’è una tavola calda, break mi pare, dove si mangia con poco (rispetto ai prezzi della concorrenza, chiaramente). La fila è agghiacciante.
Il primo giro comunque l’abbiamo fatto la sera che siamo arrivati. Venezia semideserta, niente spintoni, niente gomitate, niente fila per mangiare. La mattina seguente le cose sono peggiorate sensibilmente, soprattutto sui traghetti. Scendiamo a Rialto, ed arriviamo a Piazza San Marco seguendo la via delle mercerie. La basilica merita assolutamente la visita, la fila scorre, non lasciatevi spaventare anche se è lunghissima. Usciti dalla basilica attraversiamo l’area marciana (che prende il nome dalla biblioteca di fronte Palazzo Ducale – grazie della precisazione, Renato), e andiamo a prendere i traghetti per Murano e poi successivamente Burano.
Mi sono un po’ pentito per aver insistito nel voler far vedere a Valentina queste due isole. Abbiamo sprecato un sacco di tempo sui traghetti e non erano affatto come le ricordavo dall’ultima volta, quasi 15 anni fa. Innanzi tutto a Murano si paga per vedere i mastri vetrari, cosa che prima mi sembra fosse gratuita visto che poi si visitava il negozio adiacente e si comprava un souvenir. Adesso o gli dai 3 euro o puoi anche andare via. Ci sono rimasto male. Finiamo il rapido giro per Murano con la speranza che Burano sia effettivamente come la ricordo. Altro tempo perso dietro ai traghetti. Scendiamo finalmente a Burano. Carina, coloratissima, bella da vedere e da fotografare.
Peccato che a Burano siano tutti un po’ scorbutici, per non dire altro, visto che sotto la pioggia tutti, e sottolineo tutti gli esercizi pubblici mi hanno NEGATO di cambiare mia figlia di soli 15 mesi. Grazie tante, soprattutto a quello che mi ha detto “si, se consuma può cambiarla”. Certo, ma non da te.
Torniamo a Venezia, stavolta il traghetto è stracolmo. Valentina che ormai è esperta di last minute trova una stanza nella zona di Santo Stefano, Dorsoduro. Locanda bellissima, a prezzo davvero ottimo. Ma soprattutto vicino a Piazza San Marco, dove la sera sono tornato a fare delle foto. Che bella di sera questa città. E poi eravamo solo noi fotografi ad avventurarci tra le calli.
Siamo agli sgoccioli e dobbiamo con calma tornare alla macchina. Vale dopo una notte di riposo si sente coraggiosa e vuole farsi tutta la strada a piedi. La verità è che vuole fermarsi a tutti i negozietti di ninnoli. Ormai i cinesi sono arrivati anche qua e si trovano ninnoli da portare come souvenir o come pensierino anche a 1 euro. Non saranno autentici, ma il corrispettivo lo paghi 20 volte tanto.
Dopo una lunghissima passeggiata e un pranzo veloce, torniamo a piazzale Roma, prendiamo il velocissimo 4L e scendiamo a Mestre.
Si torna a casa.
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